Maskne: come prevenire e curare l’acne da mascherina

maskne

Maskne, una parola che sentiamo sempre più spesso ultimamente e che indica quei particolari problemi alla pelle del viso dovuti proprio all’utilizzo prolungato della mascherina. Sicuramente è di importanza vitale mettere in atto tutte le precauzioni indicate in questi mesi di pandemia, e le mascherine giocano un ruolo importante nel contenimento del contagio. Non significa però che non possiamo fare qualcosa per arginare i fastidiosi piccoli inestetismi che possono procurarci.

Acne da mascherina: che cos’è esattamente?

Con il termine maskne si indica un problema cutaneo che si manifesta con piccoli brufoli, e talvolta irritazione e rossore. La causa non è, come si potrebbe pensare, l’utilizzo di mascherine sporche, bensì l’umidità che si accumula sulla pelle. Infatti, indossando la mascherina si crea un ambiente umido, favorevole alla proliferazione dei batteri e all’occlusione dei pori. Pare non giochi un ruolo determinante nemmeno il numero di ore che si indossa: la maskne può colpire sia che la si indossi per breve tempo sia che si porti tutto il giorno. Probabilmente un fattore chiave è la presenza di condizioni cutanee particolari, quali rosacea, dermatite da contatto o pelle a tendenza acneica. In tal caso sembra più frequente che l’utilizzare la mascherina possa peggiorare la situazione.

Come curare la maskne?

Possiamo prenderci cura della nostra pelle mettendo in atto qualche piccola accortezza:

  • La detersione della pelle è fondamentale: orientiamoci su un prodotto detergente purificante ma delicato, come ad esempio il Detergente purificante di Dr. Organic, per aiutare i pori a restare puliti.
  • Evitiamo di truccare il viso se dobbiamo indossare la mascherina. Infatti l’utilizzo di fondotinta o polveri può agevolare molto facilmente il processo di ostruzione e infiammazione dei pori, causando eruzioni cutanee.
  • Evitiamo l’utilizzo di prodotti cosmetici che già normalmente tendono ad essere irritanti, quali retinoidi, acidi diretti, peeling molto aggressivi, lozioni contenenti alcool o profumo.
  • Troviamo mascherine che siano ben aderenti al viso ma confortevoli e adatte alla nostra anatomia del viso. Oltre a causare meno frizione e quindi arginare le irritazioni, è meno probabile che la toccheremo per sistemarla, trasferendo batteri dalle mani al viso.
  • Miglioriamo le difese della nostra barriera cutanea utilizzando una crema alle ceramidi. Un ottimo prodotto ecobio di formulazione coreana, è la crema ceramide rosa di Urang, particolarmente adatta alle pelli sensibili. O in alternativa la crema eudermica alle ceramidi di Fitocose, più indicata per le pelli normali e miste. Qualunque sia il prodotto che scegliamo, assicuriamoci di applicarlo prima di indossare la mascherina.
  • Ogni 4 ore cercare di togliere la mascherina per 15 minuti (ovviamente dove sia possibile) per offrire una pausa alla pelle
  • Lavare le maschere in tessuto dopo ogni utilizzo. Il lavaggio provvederà ad eliminare le cellule morte e le impurità che si accumulano sulla superficie, favorendo l’insorgenza delle imperfezioni. L’ideale è utilizzare un detersivo ipoallergenico.

Queste accortezze, utilizzate in sinergia, ci aiuteranno a prevenire ed alleviare gli eventuali problemi che l’utilizzo della mascherina potrebbe causare alla nostra pelle. Se la situazione fosse fuori controllo o la condizione cutanea dovesse peggiorare, è sempre consigliabile rivolgersi ad un dermatologo, che potrà indicarci cure più specifiche e personalizzate.

 

 

 

Cosmesi

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